L'appetito crescente per le risorme minerarie fa dell'America Latina una delle regioni le pi attraenti per gli investimenti: ad oggi il 45% del rame mondiale, il 50% dell'argento ed il 20% dell'oro provengono da queste regioni, e se gli investimenti futuri andranno in porto, l'America Latina sarà il primo produttore mondiale di questi metalli nel 2020.
Di contro, molti cantiere sono stati chiusi in Cile, Però ed Argentina. La norma della Convenzione 169 dell'OIT, che richiede la consultazione e l'autorizzazioni delle comunità locali, è divenuta l'arma principale contro i progetti minerari.
Il progetto Conga, il più grosso investimento minerario in Perù (4,7 miliardi di dollari) è combattuto dalle comunità locali del Cajamarca (del nord) che temono per la loro sopravvivenza: il progetto è così interrotto da novembre.
Nella località argentina della Famatina, la compagnia canadese Osisko Mining Corp ha dovuto sospendere il suo progetto di sfruttamento delle miniere a cielo aperto.
Nel Cile invece, il gruppo canadese Goldcorp ha interrotto il lavori di estrazione nella miniera di El Morro (nord) che nasconde grandi quantità di oro e rame per non avere consultato preventivamente le popolazioni autoctone.
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